Il socio Giovanni De Monti, segheria, di Chiavenna, esige dalla Società Operaia di Chiavenna il pagamento delle lire 120 già ripetutamente sollecitate per i lavori eseguiti per la casa sociale, espone le ragioni dell'insistenza dettata da puro amor proprio, nega di avere mai accettato la Commissione di arbitri proposta dalla Società e propone di distribuire la somma dovutagli ai soci più bisognosi a dimostrazione dell'inesistenza dell'interesse economico.
Allegati: distinte delle opere eseguite, 1914 marzo 2, e attestazioni dei materiali utilizzati.