Unità compresa in: Progetti

Chiesa parrocchiale, Tavernaro di Cognola (Trento) (1957 - 1966)

precedente | 21 di 78 | successiva

Segnatura provvisoria: AAD.002

Segnatura definitiva: AAD.021

Unita condiz titolo: Chiesa parrocchiale, Tavernaro di Cognola (Trento)

Data topica: Tavernaro di Cognola

Numero corda: 21

Contenuto:

Autore: arch. Andrea Disertori
Committente: Curia Arcivescovile Tridentina
Impresa: -
Descrizione progetto: il progetto preliminare è stato redatto in due versioni, una delle quali - la soluzione "B", con la chiesa posta a livello inferiore rispetto alla carreggiata - è stata poi abbandonata in favore della soluzione "A", che sviluppa la quota di accesso alla chiesa alla stessa altezza della strada che da Tavernaro conduce all'abitato di Moià e che a sua volta viene variata in una successiva fase progettuale per quanto concerne la disposizione interna e il campanile. Il livello inferiore della chiesa (poggiata su un pendio) corrisponde a quello dell'esistente casa parrocchiale, a cui l'edificio viene collegato - nel progetto definitivo - da una doppia scalinata sul fianco del sagrato che conduce anche al piano seminterrato della nuova costruzione, destinato ad accogliere un "ricreatorio" con il cinema parrocchiale.
La chiesa organizza lo spazio per le funzioni in una pianta a croce latina, il cui transetto - destinato ad ospitare il battistero e due altari secondari - ha tuttavia una lunghezza estremamente limitata. Sull'invaso centrale affaccia una loggia superiore, accessibile da una piccola scala a chiocciola sistemata sulla destra del portone d'accesso alla chiesa, che però scompare insieme alla stessa loggia nella variante al progetto. In fondo all'unica navata si trovano l'altare principale e la retrostante sagrestia.
Il campanile (autonomo rispetto all'edificio principale a cui è collegato da una scala esterna e posto alla quota del ricreatorio) si configura nel primo progetto come una slanciata torre di gusto estremamente moderno: la pianta quadrata si sviluppa in altezza in due setti murari di forte spessore completamente ciechi che si fronteggiano e che dialogano con i fitti brie soleil in cui si risolvono gli altri due fronti. L'avversione della curia a questa immagine, ritenuta poco armoniosa rispetto al resto del complesso, porterà al ridisegno del campanile.
Il livello del ricreatorio è occupato da una vasta sala che può fungere da cinema con tanto di cabina regolamentare per le proiezioni, o essere suddivisa (attraverso pareti mobili tipo "modernfolds" e grazie all'assenza di attrezzature e arredi fissi) in tre aule utilizzabili come sedi per il catechismo, salette gioco, spazi per il doposcuola, ecc.
L'elemento che maggiormente caratterizza i prospetti esterni è l'inclinazione delle falde del tetto, molto accentuata. L'andamento della copertura, che appare come una sorta di timpano di ordine gigante poggiato su un podio, è interrotto in corrispondenza del transetto, punto in cui viene introdotto uno scarto in altezza chiuso da una vetrata dietro cui si disegna una sorta di trave reticolare. Ampio uso del vetro viene fatto anche nel fronte anteriore della chiesa, a differenza di quanto accade lungo i fianchi e sul retro della costruzione in cui trovano posto solo finestre di dimensioni ridotte che adottano ora la forma quadrata, ora quella di un rettangolo estremamente allungato in altezza. Finestre quadrate, poste all'intradosso del soffitto illuminano anche il ricreatorio, per cui viene ipotizzato un rivestimento in pietra che contrasta con l'intonaco scelto per la chiesa vera e propria.

Sottounità (2)

Trovati 2 risultati

SegnaturaTitolo
AAD.021.DISChiesa parrocchiale, Tavernaro di Cognola (Trento), Disegni
(1957 - 1958)
AAD.021.DTChiesa parrocchiale, Tavernaro di Cognola (Trento), Documenti
(1957 - 1966)

Trovati 2 risultati

espandi | riduci

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).