Unità compresa in: Progetti

Applicazioni del sistema di prefabbricazione Salvit (1957 - 1960)

precedente | 20 di 78 | successiva

Segnatura provvisoria: AAD.077

Segnatura definitiva: AAD.020

Numero corda: 20

Contenuto:

Autore: arch. Andrea Disertori
Committente: -
Impresa: Società Salvit, piazza Castello n. 21, Milano.
Descrizione progetto: l'unità documentaria raccoglie in un un'unica entità (così come nell'ordinamento originale dell'archivio, attuato dallo stesso Disertori) una serie eterogenea di progetti accomunati dal fatto di essere stati ideati a partire dai moduli di costruzione prefabbricata della ditta Salvit di Milano, costituiti da pannelli autoportanti assemblabili a secco che racchiudono lana minerale o camere d'aria (pareti esterne) eventualmente già dotati di porte e finestre e da capriate in acciaio a cui poggiare i pannelli di copertura. È previsto anche l'uso di moduli di soletta portante (122 cm. x 305 cm.), di soffittatura, di "parete idraulica" (cioè predisposta ad accogliere il passaggio dell'impianto idrico).
Elaborati in periodi differenti, i progetti riguardano tipologie edilizie molto diverse tra loro - dall'asilo nido alla casa unifamiliare, dal sopralzo di un edificio esistente alla colonia montana - e solo alcuni di essi sono stati effettivamente realizzati.
Particolarmente interessanti sono il progetto non concretizzato per un asilo nido prefabbricato (che richiama quello elaborato per la cittadina di Canonica al Lambro) e quello di atelier per uno scultore costruito a Mendrisio (Svizzera). Edificata anche la colonia alpina a Cervinia, per i cui moduli prefabbricati Disertori ipotizza possibilità di riuso nella costruzione di casette unifamiliari localizzabili in zone climatiche molto diverse da quella montana, come l'isola di Capri.

Sottounità (1)

Trovato 1 risultato

SegnaturaTitolo
AAD.020.DISApplicazioni del sistema di prefabbricazione Salvit - Disegni
(1957 - 1960)

Trovato 1 risultato

espandi | riduci

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).