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Restauro villa in via Telesio 6, Milano (1974 - 1977)
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Segnatura provvisoria: AFR.135
Segnatura definitiva: AFR.162
Unita condiz titolo: Restauro villa in via Telesio 6, Milano
Data topica: Milano, via Telesio 6
Numero corda: 162
Contenuto:
Progettista: architetto Fiorenzo Ramponi
Committente: Immobiliare Tornese S.r.l., amministratore unico Annamaria Consiglio, via Laveno 6, Milano
Impresa: Edilizia Carapneda s.r.l., via Cornalia 19, Milano
L'intervento eseguito da Ramponi prevede delle pesanti trasformazioni degli ambienti interni della casa padronale: una serie di aperture e sfondati molto alti e concluse ad arco vengono sostituiti da aperture con architrave in cemento, tamponati oppure ridotti a porte di dimensioni diverse. Il rinforzo delle fondazioni avviene in cemento mentre per le strutture soprastanti viene usata muratura di mattoni. L'edificio originario, apparentemente di epoca ottocentesca e di gusto neorinascimentale, era già stato sopralzato in tempi successivi privandolo del contrasto tra i due piani del corpo principale e la torretta che li sovrastava di un piano. All'interno di quest'utlima viene inserito il corpo ascensore in cemento armato. La villa venne dotata dell'impianto sanitario nel 1925, eseguito su progetto dell'ing. Joseph Rothmayr per incarico del proprietario Carlo Bianchi. Anche l'edificio secondario ad essa affiancato è soggetto all'intervento di restauro; parte dei rilievi e del progetto di arredamento dell'abitazione padronale provengono dallo studio dell'architetto Gianfranco Frattini di Milano, in via Lanzone.
L'architetto è incaricato anche della progettazione del giardino, cui dedica un'attenta scelta di piante differenziate per fioriere, bordure, alberi ad alto fusto e arbusti; un piccolo spazio è destinato ad orto.
Committente: Immobiliare Tornese S.r.l., amministratore unico Annamaria Consiglio, via Laveno 6, Milano
Impresa: Edilizia Carapneda s.r.l., via Cornalia 19, Milano
L'intervento eseguito da Ramponi prevede delle pesanti trasformazioni degli ambienti interni della casa padronale: una serie di aperture e sfondati molto alti e concluse ad arco vengono sostituiti da aperture con architrave in cemento, tamponati oppure ridotti a porte di dimensioni diverse. Il rinforzo delle fondazioni avviene in cemento mentre per le strutture soprastanti viene usata muratura di mattoni. L'edificio originario, apparentemente di epoca ottocentesca e di gusto neorinascimentale, era già stato sopralzato in tempi successivi privandolo del contrasto tra i due piani del corpo principale e la torretta che li sovrastava di un piano. All'interno di quest'utlima viene inserito il corpo ascensore in cemento armato. La villa venne dotata dell'impianto sanitario nel 1925, eseguito su progetto dell'ing. Joseph Rothmayr per incarico del proprietario Carlo Bianchi. Anche l'edificio secondario ad essa affiancato è soggetto all'intervento di restauro; parte dei rilievi e del progetto di arredamento dell'abitazione padronale provengono dallo studio dell'architetto Gianfranco Frattini di Milano, in via Lanzone.
L'architetto è incaricato anche della progettazione del giardino, cui dedica un'attenta scelta di piante differenziate per fioriere, bordure, alberi ad alto fusto e arbusti; un piccolo spazio è destinato ad orto.
Sottounità (2)
Trovati 2 risultati
Segnatura | Titolo | |
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AFR.162.DIS | Restauro villa in via Telesio 6, Milano - Disegni (1974 - 1977) | |
AFR.162.DT | Restauro villa in via Telesio 6, Milano - Documenti (1974 - 1977) |
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Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/unita/MIUD0FFB21/