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Restauro conservativo della chiesa e dell'ossario del santuario arcivescovile di San Bernardino alle Ossa - Milano (1989 - 2001)
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Segnatura provvisoria: AFR.065
Segnatura definitiva: AFR.265
Unita condiz titolo: Restauro conservativo della chiesa e dell'ossario del santuario arcivescovile di San Bernardino alle Ossa - Milano
Data topica: Milano, San Bernardino alle Ossa
Numero corda: 264
Contenuto:
Committente: don Ermenegildo Lusignani in qualità di Rettore del Santuario Arcivescovile di San Bernardino alle Ossa
Impresa: Rinnovarte di Paolo Bolognesi, via Mirasole 9 - Capiago (Como)
Descrizione progetto: patrocinato dal Comitato Progetto San Bernardino di piazza Santo Stefano, dal Lions Club della zona C della VII circoscrizione, dal Comune e dalla Provincia di Milano, il progetto (per cui Ramponi è stato incaricato anche della D.L.) ha previsto interventi di recupero relativi in particolar modo all'ossario, collegato al corpo principale della chiesa a pianta centrale da un ambiente denominato "antiossario" e accessibile quindi senza la necessità di transitare dalla chiesa stessa per raggiungerlo. Il restauro si era reso necessario a causa delle pessime condizioni interne ed esterne dell'ossario e della facciata esterna della chiesa, accuratamente descritte da Ramponi in una apposita tavola.
Gli interventi predisposti per l'ossario riguardavano la pulitura di tutte le superfici interne mediante spolveratura e leggeri getti d'acqua, la rimozione di tutti gli ex voto in argento e la loro ricollocazione nelle relative bacheche restaurate, il lavaggio e il riposizionamento di tutte le ossa dopo opportuno trattamento conservativo, la pulitura meccanica di tutte le superfici a stucco mediante bisturi ed appropriati solventi e successivo consolidamento delle parti originali con applicazione per imbibizione di resina acrilica, il rifacimento degli stucchi mancanti con impasto a base di polvere di marmo, calce Lafarge e resina acrilica, la pulitura delle superfici lignee con decapante neutro e solventi rispettando eventuali cromie originali, la pulitura di tutte le dorature a foglia con tamponature a base di ammonio idrato e detergente neutro, la rimozione di tutte le dorature in porporina, la ridoratura delle parti mancanti o di quelle nuove, la pulitura delle parti lapidee di altare e relativa balaustra mediante impacchi a base di polpa di cellulosa, polvere assorbente inerte e detergente neutro da lasciar agire per 48 ore, la pulitura degli affreschi con opportuni ritocchi pittorici per le lacune, il restauro di tutti gli infissi lignei e di due sculture realizzate con gli stessi materiali, il restauro e la pulitura del pavimento in seminato alla veneziana, il restauro e la pulitura delle decorazioni in lamierino dorato con tamponature a base di potassio, sodio e ammonio ossalato e infine la messa in opera di un nuovo impianto d'illuminazione appositamente studiato per "mantenere la particolare antica atmosfera".
Per l'antiossario, erano previsti interventi simili da attuarsi con le stesse modalità ipotizzate per l'ossario, salvo la conservazione della patina di nerofumo sulle pareti la cui formazione era dovuta all'accensione di candele.
Per la facciata principale di San Bernardino invece le tavole prevedono il restauro dell'intonaco (con la pulitura di tutte le superfici con lavaggi ad acqua a bassa temperatura e spazzola di saggina, l'accurata verifica di tutte le superfici e la rimozione delle porzioni ammalorate da rifare poi in malta cementizia ed intonaco a calce, il consolidamento con silicato di etile delle porzioni di intonaco sollevatesi previo riancoraggio alla superficie muraria mediante iniezioni di un impasto a base di calce Lafarge, l'applicazione di un trattamento idrorepellente), quello della fascia sottogronda e delle modanature in stucco (con la rimozione di quelli deteriorati e la loro sostituzione, anche nella parti mancanti, con elementi realizzati con impasti simili all'originale e posti in opera con l'ausilio si opportuni registri e sagome al fine di ripristinare il profilo e le forme originarie), il restauro dei serramenti e dei portoni lignei (smontaggio e numerazione di ciascuno, successiva pulizia anche mediante l'eliminazione di eventuali vecchie verniciature, tassellatura delle parti deteriorate, applicazione di trattamenti protettivi e verniciatura finale come da campioni appositamente predisposti) e delle inferriate, la pulitura dei gradini e del pavimento in granito antistante l'ingresso, il restauro degli elementi decorativi quali il timpano e sculture in pietra di Molera e di quelli costituenti le modanature dei portali (in ceppo e granito) da pulire e successivamente proteggere con opportuni trattamenti superficiali.
All'interno della chiesa Ramponi arriva a progettare un lampadario in ferro per l'illuminazione.
Sottounità (2)
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Segnatura | Titolo | |
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AFR.265.DIS | Restauro conservativo della chiesa e dell'ossario del santuario arcivescovile di San Bernardino alle Ossa - Milano - Disegni (1989 - 2001) | |
AFR.265.DT | Restauro conservativo della chiesa e dell'ossario del santuario arcivescovile di San Bernardino alle Ossa - Milano - Documenti (1989 - 2001) |
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Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/unita/MIUD0FFB52/