Unità compresa in: Vendite de' fondi, boschi, legne

S. Seregno (1591 - 1836)

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Segnatura definitiva: b. 226, fasc. 6

Tipologia unità: Fascicolo

Supporto: cartaceo

Descrizione estrinseca: Fascicolo cartaceo

Conservazione: buono

Note: 1. Documento mutilo.

Numero corda: 1359

Contenuto:

Avvisi, capitoli e deliberazioni d'asta, descrizioni, istrumenti e scritture private, conteggi e confessi di pagamento relativi alla vendita di beni immobili e di legnami di ragione delle case Odescalchi e Raimondi. Si dà qui conto degli atti notarili e delle private scritture: retrovendita di un campo fatta dalla Casa Odescalchi a favore di Dionigi de Vincenzi (istromento del 18 dicembre 1591) (1). Rinuncia a patto di grazia sopra porzione di terreno venduta da Giovanni Pietro dell'Orto a Marc'Antonio Odescalchi e retrovendita di altra porzione di terreno dall'Odescalchi al dell'Orto (istromento del 29 aprile 1597). Vendita di una casa da massaro fatta da Francesco Odescalchi a Giovanni Ambrogio Trabattoni (istromento del 30 maggio 1616). Vendita di un fondo fatta da Carlo Tommaso Odescalchi a Domenico Mariano (istromento del 28 marzo 1771). Vendita di fondo fatta da Giorgio Raimondi a Giuseppe Arienti (privata scrittura del 21 febbraio 1827). Ratifica della vendita di fondi con caseggiato fatta da Giuseppa Porro e Giorgio Raimondi ad Antonio Massi (istromento del 20 maggio 1828). Vendita di un pezzetto di terra in Seveso fatta da Giuseppa Porro, anche come tutrice di Giorgio Raimondi, a Maria Calastra, moglie di Francesco Santambrogio (privata scrittura del 11 aprile 1829). Ratifica della vendita di una pezza di terra fatta da Giuseppa Porro e Giorgio Raimondi, a Luigi Colli (istromento del 8 ottobre 1829). Ratifica della vendita di fondi con caseggiato fatta da Giorgio Raimondi a Giuseppe Santambrogio (istromento del 14 novembre 1829). Vendita di un pezzo di terreno fatta da Giuseppa Porro, anche a nome di Giorgio Raimondi, a Pasquale Martinoli (privata scrittura del 28 giugno 1830). Vendita di una pezza di terra arativa fatta da Giorgio Raimondi a Luigia Salvioni e ai suoi figli, Gaetano e Giuseppe Radice (istromento del 14 luglio 1831).

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