Paola Moroni Fumagalli, figlia di Giuseppe Fumagalli - bibliografo, bibliologo, bibliotecario, biblioteconomo e poligrafo - scrive al Provenzal, a Voghera, di non poter accontentare il bibliotecario di Voghera in quanto "il povero Babbo", due anni prima della morte, aveva fatto dono alla Biblioteca Nazionale di Firenze di tutte le lettere importanti "ricevute nella non breve sua attività", con la clausola di non essere messe a diposizione del pubblico se non dopo dieci anni dalla donazione. Ella stessa, dopo la morte del padre, ha raccolto tutte le sue carte manoscritte (130 lavori iniziati) e, per invito del Ministero, le ha depositate presso la suddetta biblioteca, "dove pare che il Ministero costituirà un *Archivio di Consultazione Fumagalli*".
Esaminerà, comunque, tempo permettendo, le restanti carte e cercherà di accontentare il bibliotecario di Voghera.