Fausto Nicolini scrive al Provenzal, a Voghera, per ringraziarlo delle parole cortesi sul suo "articolo genovese".
Concorda con le sue osservazioni contro il dilagante antisemitismo e si dichiara "scandalizzato dell'opposizione di insegnanti ex fascisti alla sin troppo indulgente punizione inflitta al ragazzo disegnatore della svastica." Aggiunge, inoltre, "che l'antisemitismo, anche a prescindere dal suo immoralismo, antiumanitarismo e anche antipoliticismo, ha il torto, in un certo senso maggiore, d'essere una delle cose più cretine di questo mondo: così come cose cretinissime sono stati l'hitlerismo e il mussolinismo, aegrorum somnia d'un imbianchino e d'un maestro elementare divenuti, per disgrazia della Germania e nostra, dittatori dei paesi rispettivi".