Sottounità compresa in: Provenzal DinoCarteggio

Lettera (1946 luglio 9)

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Segnatura provvisoria:

Segnatura definitiva: cart. n. 23 - fasc. n. 319

Tipologia unità: Atto singolo

Supporto: cartaceo

Consistenza: ff. 1

Legatura:

Descrizione estrinseca: Atto singolo cartaceo, ff. 1

Conservazione: buono

Data topica: Roma

Note: a) Lettera, dattiloscritta, priva di busta.

Numero corda: 319.4

Contenuto:

Paolo Vita Finzi scrive al Provenzal che è stato due volte alla redazione della rivista *Ics (Italia che scrive)*, ora della Casa Editrice Paterna, per raccomandarlo come collaboratore e, per ora, non ha ottenuto risposte.
Apprende con piacere che ha ripreso le sue attività e con dolore della sventura che lo ha colpito (la morte del fratello in un campo di sterminio nazista), sventura che ha colpito anche lui in quanto dal febbraio 1945 non si hanno più notizie di una sua sorella che i tedeschi hanno trascinato ad Auschwitz e poi a Belsen.
Egli è andato in esilio appena divennero definitive "le vergognose disposizioni razziste" ed ha passato sette anni in Argentina e Uruguay collaborando con quotidiani e riviste argentine, fondando la rivista *Domani* e partecipando all'attività di *Italia Libera*.
Ora è stato reintegrato e nominato console generale a Shanghai, ma non sa quando potrà partire vista la scarsità di mezzi del governo italiano e, per ora, la sua famiglia è rimasta a Buenos Aires.
Dell'*Arte di scriver le lettere* del Provenzal "conserva l'edizione sciupata da segnacci dell'editore che cancellava implacabile i nomi di ebrei. Un vero documento storico!"

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