Sottounità compresa in: Provenzal DinoCarteggio

Lettera (1949 aprile 15)

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Segnatura provvisoria:

Segnatura definitiva: cart. n. 23 - fasc. n. 319

Tipologia unità: Atto singolo

Supporto: cartaceo

Consistenza: ff. 2

Legatura:

Descrizione estrinseca: Atto singolo cartaceo, ff. 2

Conservazione: buono

Data topica: Londra

Note: a) Lettera, dattiloscritta su carta intestata *Domani*, priva di busta.

Numero corda: 319.7

Contenuto:

Paolo Vita Finzi ringrazia il Provenzal per l'omaggio del suo libro dal titolo *Jus Murmurandi". Dice molte *ose giuste, e con quella simpatica semplicità che è tutta sua. Però il periodo che descrive "non avrebbe potuto durare così a lungo se non avesse toccato certe segrete fibre dell'anima italiana. Due cose sono immortali in Italia, la rettorica e la camorra, diceva il Carducci".
Gli interesserà sapere qualcosa del sig. Carlo Barduzzi, destinatario della sua "coraggiosa lettera". E' un personaggio meno oscuro di quel che il Provenzal immagina. Deputato fascista, nel 1928 fu prescelto dal regime, insieme a un certo numero di altri parlamentari, per incarichi diplomatici. Questi cosiddetti *ventottisti*, visti naturalmente come il fumo negli occhi dai diplomatici di carriera, a volte risultarono brave persone che cercavano di aggiornarsi ed istruirsi come meglio potevano, a volte tipi buffi che fecero ridicole figure all'estero "ma nessuno mascalzone come il bravo Barduzzi". Il quale a Tunisi ne combinò talmente tante da indurre Mussolini a mandarlo a casa con una prebenda. "La prebenda consisteva in un'ufficio di propaganda antisemita, dove il Barduzzi compilò una Bibliografia ebraica e giudaica (chissà dove vedeva la differenza) in lingua italiana, fatta coi piedi e senza il minimo criterio bibliografico. In fondo c'era l'elenco di tutti i cognomi ebraici e italiani, copiati da *Israel*; e dicono che purtroppo sia stato molto utile alle S.S. durante le retate e le persecuzioni."
Non sa cosa fa ora il Barduzzi. Forse quel che fa il prof. Businco che, già redattore della *Difesa della Razza* ed uno dei dieci firmatari del famoso manifesto dei professori che iniziò le persecuzioni nel 1938, ora ha organizzato una serie di conferenze in una Università italiana del famoso medico e professore Levy.
Per ricambiare l'omaggio fattogli dal Provenzal, visto che questi ha scritto un capitoletto sul futurismo, gli manda un suo vecchio articolo sull'argomento, pubblicato dalla *Nacion* di Buenos Aires.

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