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Lettera (1950 luglio 17)
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Segnatura provvisoria:
Segnatura definitiva: cart. n. 23 - fasc. n. 319
Tipologia unità: Atto singolo
Supporto: cartaceo
Consistenza: ff. 1
Legatura:
Descrizione estrinseca: Atto singolo cartaceo, ff. 1
Conservazione: buono
Data topica: Londra
Note: a) Lettera, dattiloscritta su carta intestata "*Il Console Generale d' Italia* - Londra", in busta affrancata con un francobollo da 2,5 p., con annulli degli Uffici postali di Londra e di Voghera, rispettivamente, del 17 e 21 luglio 1950.
Numero corda: 319.8
Contenuto:
Ciò non significa "che non ci siano diplomatici fannulloni, e che questo lavoro sia più faticoso e impegnativo di un altro". Però sta di fatto che, per esempio, un "povero console a Londra ha parecchio da fare, soprattutto per rimettere in sesto istituzioni della collettività italiana distrutte e troncate dalla guerra". Solo ora, dopo tre anni di lavoro, gli è riuscito di riaprire l'ospedale Italiano.
Lui scrive poco, e con pseudonimo, perché altrimenti dovrebbe chiedere il permesso al Ministero ma, in compenso, vede che il Provenzal curerà "anche le poesie del Giusti".
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/unita/MIUD146BD7/