Torchio vinario a vite

(parti lignee) bottega di falegname, (parti in ferro) officina di fabbro, ambito valtellinese

Torchio vinario a vite

Descrizione

Ambito culturale: (parti lignee) bottega di falegname, (parti in ferro) officina di fabbro, ambito valtellinese, Lombardia

Cronologia: sec. XVII

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: torchio vinario a vite

Materia e tecnica: legno (sagomatura, intaglio); ferro (battitura)

Misure: 250 cm x 263 cm

Descrizione: La grande macchina è costituita da una massiccia incastellatura lignea assemblata a incastri e rinforzata con barre di ferro un tempo ancorata a un grande basamento di pietra seminterrato provvisto di canale di scolo circolare e beccuccio per la raccolta del mosto. Davanti al beccuccio di scolo era una fossa dove si poneva un tino per la raccolta del liquido torchiato. Al centro dell'architrave del castello è posta una grande vite lignea, nel grosso nodo presente nella parte inferiore vi sono due fori per il fissaggio di una trave con funzione di leva che faceva ruotare la vite stessa. sotto la vite, appoggiato al basamento di pietra, è posto un tino a doghe larghe con coperchio e travetti dove si immettevano le vinacce da torchiare. A lato del torchio è fissato a muro un grande verricello con ingranaggio dentato in ferro, questo era mosso da una grande ruota munita lungo il perimetro di impugnature per agevolare la rotazione. Il verricello avvolgeva una fune legata a una catena che si fissava via via alla stanga di rotazione del torchio per aumentare la potenza di pressione della macchina.

Notizie storico-critiche: Il grande torchio vinario proviene da Ponte in Valtellina, era situato nel complesso di rustici annesso all'elegante palazzo costruito nel 1568 dalla Scuola della Beata Vergine, presso il santuario della Madonna di Campagna , che amministrava i beni del cospicuo beneficio annesso alla chiesa. Il trasferimento del massiccio macchinario nella sede museale di Tirano non ha compreso la grande pietra di basamento con il canale scolatore per la raccolta del mosto. Questo torchio appartiene alla tipologia successiva rispetto a quelli ancora più grandi e arcaici a trave pressante, presenti in diversi esemplari in provincia di Sondrio, venne sostituito a sua volta da quelli più moderni di produzione industriale con ingranaggi e vite pressante in ferro.

Collocazione

Tirano (SO), Museo Etnografico Tiranese

Credits

Compilazione: Ballarino, Elena (2002); Pini, Ivana (2002)

Aggiornamento: Bonetti, Luca (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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