Bacinella di trattura
ambito lombardo
Descrizione
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: sec. XVIII fine1952
Categoria: attività familiare/ artigianale
Tipologia: bacinella di trattura
Materia e tecnica: legno (taglio, foratura, tornitura, piallatura); vetro (modellatura a caldo); porcellana invetriata (modellatura); acciao (battitura a caldo); lamiera di rame (battitura a caldo); legno; muratura
Misure: 150 cm. x 130 cm. x 200 cm.
Descrizione: La struttura originale mobile della macchina insieme con la bacinella, poggiano o sono inserite sopra la struttura della stufa ricostruita in legno verniciato. La macchina è funzionante.
Notizie storico-critiche: Macchina lombarda originale di fine Settecento per la filatura manuale dei bozzoli: produce matasse di seta greggia. Deriva da una struttura quasi identica ideata in Piemonte a fine Cinquecento che però aveva solo due capi, quindi era meno produttiva ma dava una seta molto migliore. Infatti questa variante lombarda possiede tre capi per accrescere la produzione, ciò rende in parte irregolare la tensione sui tre capi di filo che derivano dai bozzoli in filatura e altro ancora. La stufa ricostruita in legno con bacinella originale (copia di una identica stufa in muratura pure presente nel Museo) serve a scaldare l'acqua della bacinella dove sono posti i bozzoli da filare. Oggi è dotata di riscaldamento elettrico,
L'ingegnoso "castello" in legno mentre avvolge le matasse di seta sull'aspo, grazie alle tecniche usate (incrocio e scompigliatura) elimina automaticamente molti difetti del filo di seta e lo asciuga in gran parte. Nelle famiglie, macchine simili erano tramandate per secoli come eredità femminile. Era una dote da utilizzare per uso familiare o presso artigiani che nei paesi raccoglievano gruppi di donne per la filatura con le loro macchine.
Le grandi macchine automatiche odierne di trattura utilizzano ancora oggi alcune invenzioni piemontesi qui presenti.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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