Bigattiera
ambito contadino
Descrizione
Ambito culturale: ambito contadino
Cronologia: 1950 ca. ante
Categoria: attività contadina
Tipologia: bigattiera
Materia e tecnica: legno; canna palustre
Misure: 150 cm. x 400 cm. x 12 cm.
Descrizione: L'oggetto è costituito da una struttura portante in legno (castello) su cui sono posti, distanziati, i telai dove sono legate parallelamente canne palustri (Fragmites australis e Arundo donax) per formare un piano di appoggio aerato.
Notizie storico-critiche: Presso il Museo Abegg sui graticci del castello qui descritto, tutti gli anni viene fatto l'allevamento di bachi da seta (Bombyx mori). E' la "Bigattiera Storica", condotta con metodi in uso fino agli anni Sessanta presso molte famiglie. Si acquisiscono uova di varie razze e si fanno schiudere. Le larve si mettono poi sui graticci di canna (lettiere) e si allevano dando loro foglia di gelso, dapprima tagliata sottile, alla fine intera. Dopo una trentina di giorni i bachi filano il bozzolo. Per favorirli si mette sui graticci, come secoli fa, della paglia, oppure mazzette di ravizzone e altro ancora. Trascorsa una settimana si raccolgono i bozzoli che vengono essiccati se si vuole in seguito filarli. Oppure si dispongono per fare nascere le farfalle e avere così le uova.Con il recupero presso allevatori e contadini di cannicciati tardo-ottocenteschi, è stato possibile restaurare e ricostituire un "castello", una bigattiera, per allevare bachi. Benchè questa struttura sia talvolta denominata "castello lombardo", era presente in antico in altre regioni. Nel Cinquecento era usata in Toscana, ma proviene da più lontano ancora.
Collocazione
Garlate (LC), Civico Museo della Seta Abegg
Credits
Compilazione: Bianchi, Carlotta (2007)
Aggiornamento: Virgilio, Giovanna (2014)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/4n030-00466/
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