Secchio
ambito alto brianzolo, bottega di calderaio (magnàn), (manico) bottega di fabbro ferraio (faré)
Descrizione
Ambito culturale: ambito alto brianzolo, bottega di calderaio (magnàn), (manico) bottega di fabbro ferraio (faré), Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: economia e ritualità domestiche
Tipologia: secchio
Materia e tecnica: rame (colatura, stampo, ribattitura, stagnatura); ferro (trafilatura, piegatura, battitura)
Misure: 20.5 cm. x Ø 27 cm.
Descrizione: Recipiente a forma di tronco di cono rovesciato, internamente stagnato. Il fondo è leggermente tondeggiante. La parte superiore della sponda è impreziosita da un cordolo sporgente. La bocca è rilevata mediante un tondino in ferro, su cui è stato ribattuto il bordo. Su due punti opposti della sponda, sono state assicurate mediante ribattitura due barre terminanti ad occhiello (urèc'), in cui è inserito il manico ad arco, ripiegato alle due estremità.
Notizie storico-critiche: L'informatore Romeo Riva (2008, audiocassetta n. 1) ricorda che in Alta Brianza i recipienti in rame venivano riparati e stagnati da stagnini (magnàn) provenienti dalla Val Cavargna (CO), che di cognome si chiamavano Capra. Erano artigiani ambulanti, che una volta al mese si annunciavano al grido di: "O dòn, o dòn, gh'è scià 'l magnàn!"
Fonte di documentazione: 2
Collocazione
Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/4r010-00013/
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