Secchio
Italia settentrionale
Descrizione
Ambito culturale: Italia settentrionale
Cronologia: sec. XX metà
Categoria: economia e ritualità domestiche/ attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: secchio
Materia e tecnica: lamiera zincata (stampo, curvatura, elettrosaldatura)
Misure: 44.6 cm. x Ø 31.3 cm.
Descrizione: Recipiente a forma di tronco di cono rovesciato, alla cui bocca sono saldati due anelli, entro cui è inserito il manico ad arco.
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 18, 24) informa che il secchio tradizionale in legno, a metà del XX secolo, veniva progressivamente sostituito da quello in lamiera di zinco, latta smaltata o alluminio.
A. Aondio (1990, p. 31) informa che secchi di varia grandezza, colmi d'acqua affinché fosse a portata di mano in caso di bisogno, erano sempre appesi nell'apposito portasecchio (segé) oppure a robusti ganci (rampét) infissi nel muro. Per bere, si immergeva la tazza o il mestolo nel secchio. Non tutti avevano il pozzo in cortile o una fontana a poca distanza da casa; per questo, la mattina presto, la massaia aiutata dalle figlie più grandi si recava a prendere l'acqua. Si faceva ricorso alle più varie fonti di acqua: pozzi, pubblici o privati, sorgenti, fiumi e rogge situati nelle vicinanze dell'abitazione.
Fonte di documentazione: 3
Collocazione
Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/4r010-00059/
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