Cassetta per fascere

ambito alto brianzolo, bottega di falegname (lignamé)

Cassetta per fascere

Descrizione

Ambito culturale: ambito alto brianzolo, bottega di falegname (lignamé), Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: cassetta per fascere

Materia e tecnica: legno (riduzione in assi, taglio, commettitura, inchiodatura); ferro (stampo, curvatura)

Misure: 20 cm. x 40.5 cm. x 15 cm.

Descrizione: Contenitore a forma di parallelepipedo, a sezione rettangolare, le cui sponde sono unite mediante commettitura. Lungo la sponda sinistra è realizzata un'apertura ad arco. La base è munita di piede d'appoggio lungo il lato destro, mentre ne è priva sul lato sinistro, dove sporge di 3 cm. Il coperchio è incernierato al lato maggiore posteriore della cassetta ed è richiudibile mediante un gancio inserito in un anello assicurato mediante filettatura alla sponda anteriore della cassetta.

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 44-45) riferisce che i piccoli formaggi teneri casalinghi venivano modellati in rigide fascette di legno.
A. Aondio e F. Bassani (1990, pp. 75-76) informano che mentre le fascere quadrate venivano impiegate per ottenere il taleggio (strachìn), la faciröla (o quaciröla) era più piccola, di forma cilindrica, e serviva per preparare i formaggini (furmagét).
A. De Battista (2000, pp. 195, 210) dice che i furmagét (o furmagìt) venivano preparati usando il latte magro ottenuto dopo la scrematura.
L'informatore Romeo Riva (2009, audiocassetta n. 3) sostiene che il coperchio della cassetta serviva a proteggere i formaggi teneri dalle mosche. I formaggini venivano conservati nella moscaiola (muschiröla).
Fonti di documentazione: 2/ 3

Collocazione

Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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