Sedia

ambito lombardo, (telaio) bottega di falegname (lignamé), (seduta) bottega di impagliatore (cadregàt)

Sedia

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo, (telaio) bottega di falegname (lignamé), (seduta) bottega di impagliatore (cadregàt), Lombardia

Cronologia: sec. XIX seconda metà

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: sedia

Materia e tecnica: legno di ciliegio (taglio, scortecciatura, sgrossatura, piallatura, taglio, levigatura); legno di ciliegio (commettitura, inchiodatura); carice (raccolta, essiccazione, intreccio)

Misure: 34.7 cm. x 34.3 cm. x 75.3 cm.

Descrizione: La sedia poggia su quattro gambe a sezione rettangolare, tenute insieme da traverse di forma cilindrica, inserite perpendicolarmente ad incastro. Le due gambe anteriori sono all'altezza della seduta, in carice intrecciato. Lo schienale è costituito dal prolungamento delle due gambe posteriori, leggermente incurvate a seguire la conformazione del dorso. Tra di esse sono inserite due traverse di sostegno. Tra le due traverse ne è inserita perpendicolarmente un'altra indicativamente a forma di cuore.

Notizie storico-critiche: A. Aondio e F. Bassani (1990, p. 26) informano che in cucina, oltre al tavolo c'erano sedie dalla seduta impagliata o di legno, seggiolini e sgabelli, anche a tre piedi. Le donne sposate, trasferitesi nell'abitazione del marito, si sedevano su sedie basse (cadreghìn déla caregnàda) per piangere quando avevano dispiaceri di famiglia. A Galbiate esse sono dette cadreghìn di làcrem. Romeo Riva (2009, audiocassetta n. 3) la definisce sédia di caregnàch, e aggiunge che il carice (lìsca) cresceva nelle zone paludose dei laghi lecchesi.
Fonti di documentazione: 2/ 3

Collocazione

Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).