Spazzola

ambito lombardo

Spazzola

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo, Lombardia

Cronologia: sec. XX seconda metà

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: spazzola

Materia e tecnica: legno di faggio (taglio, piallatura, levigatura, foratura); saggina (raccolta, essiccazione, taglio)

Misure: 6 cm. x 21.5 cm. x 4.6 cm.

Descrizione: L'oggetto è formato da un'assicella di presa dalle pareti modanate, il cui lato inferiore è stato forato per inserirvi mazzetti di saggina.

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. II, p. 219-220) scrive che la biancheria da lavare, dopo la lisciviazione nel mastello, veniva sfregata, insaponata ed eventualmente battuta su una lastra di pietra, oppure sull'orlo largo della vasca da bucato o del pozzo, oppure sull'asse per lavare, appoggiata trasversalmente sui manici del mastello, oppure inclinata nel recipiente da bucato, o ancora fisata davanti ad una cassetta in cui si inginocchiava la lavandaia.
R. Negri (2009, p. 54) riferisce che la lavandaia aveva pochi strumenti a disposizione: il sapone, una pasta di sapone gialla (pantòn) per lavare panni molto sporchi, la spazzola di radici di trebbia, una graminacea, che si raccomandava di usare con moderazione per non consumare la biancheria. Gli abiti della festa venivano spazzolati con acqua e aceto bianco, e poi messi all'aperto a prendere la rugiada.
Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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