Fascera
ambito alto brianzolo, bottega di falegname (lignamé)
Descrizione
Ambito culturale: ambito alto brianzolo, bottega di falegname (lignamé), Lombardia
Cronologia: sec. XIX fine
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: fascera
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, tornitura, levigatura)
Descrizione: Contenitori cilindrici cavi, con scanalature più o meno profonde lungo la circonferenza esterna mediana. Le formine che presentano fenditure longitudinali sono cinte o da un sottile spago o da fil di ferro (burdión) oppure da un cerotto di tela gialla che, in questo caso, serve anche da regolatore del diametro.
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 44-45) riferisce che i piccoli formaggi teneri casalinghi venivano modellati in rigide fascette di legno.
A. Aondio e F. Bassani (1990, pp. 75-76) informano che mentre le fascere quadrate venivano impiegate per ottenere il taleggio (strachìn), la faciröla (o quaciröla) era più piccola, di forma cilindrica, e serviva per preparare i formaggini (furmagét).
A. De Battista (2000, pp. 195, 210) dice che i furmagét (o furmagìt) venivano preparati usando il latte magro ottenuto dopo la scrematura. Un metodo di produzione dei formaggini differente consisteva nel raccogliere la pasta fresca in una stoffa di canapa (pàta), appenderla per far scolare il siero e infine metterla nella forma.
Fonte di documentazione: 3
Collocazione
Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB
Credits
Compilazione: Sala, Annalisa (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/4r010-00117/
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