Carriola con gabbia

Crippa Pietro (contadino)

Carriola con gabbia

Descrizione

Autore: Crippa Pietro (contadino) (1890-1976), realizzazione dell'oggetto

Ambito culturale: ambito brianzolo, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: allevamento

Tipologia: carriola con gabbia

Materia e tecnica: lamiera (laminatura, taglio, inchiodatura); legno (taglio, scortecciatura, riduzione in assi, tornitura, foratura, ); legno (levigatura, commettitura, inchiodatura); cuoio (conciatura, taglio, inchiodatura)

Misure: 176.5 cm. x Ø 30 cm.

Descrizione: Gabbia di legno a listelli tondi, dotata di manici, ruota e due sportellini, uno dei quali munito di fermo di chiusura. Le due lunghe stanghe (lüngherón), cui è agganciato il perno della ruota, si intersecano con le assicelle inferiori e contribuiscono a tenere unita l'intelaiatura; quelle superiori si prolungano nei manici che sono assicurati alla gabbia tramite legni di rinforzo (saèt). Alla ruota, fatta con legno pesante, sono infissi due pioli perchè mantenga la sua posizione al centro del perno; le due metà sono unite grazie a una lamina in ferro e a una cintura in cuoio (curòm) che ne borda lo spessore, ad evitare la consunzione del legno, ammorbidire l'impatto col suolo e attutirne il rumore.

Notizie storico-critiche: L'informatore Romeo Riva (2010, audiocassetta n. 5) ricorda che le galline venivano portate in campagna dove c'era un ambiente per il ricovero degli attrezzi (casòt/ casutèl), all'interno del quale si poneva la carriola (la sé metéva a tèc') in occasione di improvvisi cambiamenti metereologici. Normalmente le galline venivano lasciate razzolare nel prato e al crepuscolo fatte rientrare nella caréta, riportate indietro e infine liberate nel pollaio (serài/pulée), dove subito si disponevano per la notte raggiungendo un palo in orizzontale sollevato da terra (la resteléra di gaén) e litigando per il posto. L'informatore precisa che i polli, a sera, dopo breve esperienza, rientravano da soli nel mezzo di trasporto, senza solleciti, mentre la mattina occorreva introdurli a mano attraverso il portello superiore.
Fonte di documentazione: 2

Collocazione

Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB

Credits

Compilazione: Sala, Annalisa (2010)

Aggiornamento: Sala, Annalisa (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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