Culla a dondolo

ambito comasco

Culla a dondolo

Descrizione

Ambito culturale: ambito comasco, Lombardia

Cronologia: sec. XIX seconda metà

Categoria: ciclo della vita

Tipologia: culla a dondolo

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, riduzione in assi, piallatura, tornitura, ); legno (intaglio, levigatura, commettitura, inchiodatura)

Misure: 38.5 cm. x 88.5 cm. x 53 cm.

Descrizione: L'oggetto ha forma di parallelepipedo rettangolo svasato verso l'alto: lunghezza e larghezza del fondo sono minori rispetto a lunghezza e larghezza del bordo superiore. Sponde, testiera e pediera, in legno più leggero rispetto all'intelaiatura, sono inseriti a incastro nelle quattro gambe angolari, nelle quali sono infilate, oltre a un'assicella trasversale di tenuta, le traverse dei due piedi, modanate nella parte superiore e leggermente arcuate in quella poggiante a terra, per consentire il dondolìo. All'archetto dei piedi corrisponde l'inarcamento di sponda e testiera, ove si aprono le maniglie di presa. Le gambe si prolungano oltre il bordo in quattro pomoli torniti. Rosse linee di abbellimento sono dipinte lungo le quattro facce del parallelepipedo e attorno alle maniglie; aggregazioni di punti del medesimo colore decorano le quattro facce del contenitore (due sono sulle sponde, una sugli altri due piani).

Notizie storico-critiche: A. Aondio e F. Bassani (1990, pp. 42-45) affermano che il neonato, prima di essere messo nella culla, veniva completamente avvolto nelle fasce (fàas), dal collo ai piedi, affinchè non si muovesse o non subisse malformazioni. Ricordano le cantilene che, con ritmo pacato e tono suadente, venivano cantate oppure recitate da mamme e nonne/i, per aiutare il bimbo a prendere sonno. Una di quelle più in uso faceva: "Fa la nàna bel pupô/ che a la màma ghe dör el cô/ al papà anca lüü/ fan la nàna töc' e düü". Il Natale in particolare ispirava ninna-nanne; la più famosa era senza dubbio: "Piva piva l'òli d'ulìva/ gnàca gnàca l'òli che tàca/ el Bambin el porta i belê/ la Madona la spènd i danê".
Fonte di documentazione: 3

Collocazione

Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB

Credits

Compilazione: Sala, Annalisa (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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