Ferro da stiro

Italia settentrionale

Ferro da stiro

Descrizione

Ambito culturale: Italia settentrionale

Cronologia: sec. XX inizio

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: ferro da stiro

Materia e tecnica: ghisa (colatura, stampo, fresatura); ferro (stampo, ritaglio, curvatura, saldatura)

Misure: 17.4 cm.

Descrizione: L'utensile ha una sagomatura a triangolo leggermente bombato ed ha margini con spigoli raggiati. I due punti di saldatura del manico, che è sinuoso e alquanto sollevato dalla piastra, sono contornati l'uno da un bordo circolare, l'altro da una forma a fiore.

Notizie storico-critiche: G.B. Muzzi (2003, p. 38) riferisce che l'ideale era di raccogliere la biancheria ancora un po' umida, affinchè la stoffa si stendesse meglio sotto la pressione del ferro caldo. La biancheria veniva stirata o su un'apposita asse (as de stirà) oppure direttamente sul tavolo da cucina, sul quale erano distesi una coperta e un vecchio lenzuolo.
L'informatore Romeo Riva (2010, audiocassetta n. 5) afferma che, durante la stiratura, i ferri dovevano essere sempre caldi; per questo motivo venivano usati due o anche tre per volta, alternativamente: mentre l'uno con l'uso perdeva calore, l'altro era appoggiato sulla piastra calda della stufa.
Fonti di documentazione: 2/ 3

Collocazione

Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB

Credits

Compilazione: Sala, Annalisa (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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