Tavolo
Panzeri "Panchén" (falegname (lignamé))
Descrizione
Autore: Panzeri "Panchén" (falegname (lignamé)), realizzazione dell'oggetto
Ambito culturale: ambito alto brianzolo, bottega di falegname (lignamé), Lombardia
Cronologia: 1947
Categoria: economia e ritualità domestiche
Tipologia: tavolo
Materia e tecnica: legno di ciliegio (taglio, scortecciatura, riduzione in pali, riduzione in assi, ); legno (intaglio, tornitura, commettitura, inchiodatura, verniciatura); ottone (fusione, stampo, inchiodatura)
Misure: 77.8 cm. x 180 cm. x 78.8 cm.
Descrizione: La struttura è composta da un pianale e da quattro gambe tornite, alla cui parte superiore sono giuntate le sponde tramite settori di rinforzo a sezione triangolare ad esse inchiodate. Altri più piccoli settori a sezione triangolare servono a commettere sia pianale e sponde sia pianale e guide superiori di scorrimento dei due cassetti, i quali scorrono su due guide inferiori a L inchiodate ai fascioni longitudinali. Le due assicelle, quella frontale su cui è inchiodata la maniglia e quella posteriore, sono fissate ai listelli laterali con chiodi e incastro a coda di rondine; il fondo è infilato nella struttura. Profili di abbellimento corrono lungo il perimetro superiore e inferiore delle quattro sponde.
Notizie storico-critiche: L'informatrice Rosaria Fumagalli (2010), donatrice dell'oggetto, ricorda che direttamente su di esso veniva appoggiata e quindi lavorata la carne di maiale o di vitello appena macellati.
A. Aondio e F. Bassani (1990, p. 25) riferiscono il detto "sbrujà el taul per netal", che significava "lavare il tavolo con acqua bollente per pulirlo": questa operazione si faceva prima e dopo avervi appoggiato carne suina da tagliare e tritare per farne insaccati.
Fonti di documentazione: 2/ 3
Collocazione
Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB
Credits
Compilazione: Sala, Annalisa (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/4r010-00191/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).