Cavalluccio con calessino
ambito mantovano
Descrizione
Ambito culturale: ambito mantovano, Lombardia
Cronologia: sec. XIX fine
Categoria: economia e ritualità domestiche
Tipologia: cavalluccio con calessino
Materia e tecnica: legno (intaglio, tornitura, sagomatura, incastro, fissaggio, verniciatura); panno (tintura, taglio, incollaggio); ferro (forgiatura, foratura, incastro, verniciatura)
Misure: 28 cm. x 100 cm. x 43 cm.
Descrizione: Cavalluccio in legno intagliato, rivestito in panno marrone, gli zoccoli sono incollati a un'assicella provvista di quattro rotelle di legno tornito. L'equino è attaccato alle stanghe di un minuscolo calesse in legno verniciato di rosso, mosso da due larghe ruote in ferro a raggi, anch'esse di colore rosso.
Notizie storico-critiche: Si trascrive qui di seguito il testo di una scheda sull'oggetto, redatta ante 1992 dal collezionista Ugo Francioli, che si conserva al Museo: "Il 'giocattolo' (cavallino attaccato a un calessino) è della fine dell'Ottocento e sicuramente è stato usato da più generazioni nella famiglia Nuvolari - Francioli, nel bel palazzo di Villimpenta, piazza Roma ed è conservato amorevolmente in ricordo dei giochi innocenti dei bambini della casa". Come ha osservato il fine interprete del mondo dell'infanzia Giuseppe Scaraffia (1987, p. 43) "sotto l'apparente innocenza del dono è il mondo, in simbolica miniatura, che viene offerto al bimbo" e "il dono del mondo miniaturizzato è al tempo stesso un atto di sottomissione e la tentazione di un'abdicazione. Nel momento in cui sembra maggiormente disporre del mondo, il piccolo inizia ad apprendere i significati e le leggi, in una parola, comincia a crescere".
Collocazione
Villimpenta (MN), Collezione privata Francioli Carmen
Credits
Compilazione: Barozzi, Giancorrado (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/6w010-00026/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).