Gramola per il pane

ambito mantovano, sinistra Mincio

Gramola per il pane

Descrizione

Ambito culturale: ambito mantovano, sinistra Mincio, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: gramola per il pane

Materia e tecnica: legno (taglio, levigatura, foratura, incastro, fissaggio con viti e chiodi)

Misure: 65 cm x 103 cm x 183 cm

Descrizione: Attrezzo interamente in legno costituito da un piano di lavoro rettangolare sostenuto da quattro gambe oblique, rinforzate due a due, su tre lati, da sostegni orizzontali fermati ad incastro e con chiodi. Dal centro di uno dei due lati più corti del piano si alza un montante verticale, con fessura longitudinale, in cima al quale è incernierato il manico di una leva mobile costituita da tre segmenti snodati che terminano in un braccio orizzontale. L'estremità opposta del braccio è trattenuta da un pernio inserito tra le terminazioni superiori delle due gambe che sorreggono da quel lato il piano di lavoro.

Notizie storico-critiche: Sulla diffusione di questo attrezzo domestico l'etnografo Paul Scheuermeier (1980 vol. II/ p. 200) osservò che, negli anni '20 del secolo scorso, esso era "comune soprattutto in Emilia, dove si trova in quasi tutte le case (...). Sporadicamente questo stesso attrezzo con uguale denominazione è stato registrato anche nel Veneto".
L'etnografo popolare mantovano Remo Merighi (1982 p. 80) ricorda che nella casa contadina erano le donne che impastavano il pane nella madia (mésa), ma poi, appena l'impasto era reso malleabile, lo tagliavano con la 'curtlìna' in tre o quattro parti, le mettevano sotto la gramola e per azionare questo strumento chiamavano gli uomini.

Collocazione

Villimpenta (MN), Collezione privata Francioli Carmen

Credits

Compilazione: Barozzi, Giancorrado (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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