Bigoncia
Descrizione
Ambito culturale: ambito mantovano, sinistra Mincio, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: bigoncia
Materia e tecnica: legno di rovere (taglio, sagomatura, piallatura, incastro, assettatura); ferro (forgiatura, curvatura, saldatura); cuoio (ritaglio, fissaggio)
Misure: 80 cm x 50 cm x Ø 80 cm
Descrizione: Recipiente a doghe in legno di rovere a forma di tronco di cono rovesciato, aperto in alto, ricavato da una mezza botte. Le doghe sono fermate all'esterno con tre cerchioni in ferro di differente diametro. L'orlo superiore presenta evidenti irregolarità, provocate dal taglio della lama di una sega, ed era fornito di due maniglie in cuoio, fermate con chiodi. Sul fondo di una doga si apre un foro di scolo, ora chiuso con uno straccio.
Notizie storico-critiche: L'etnografo Paul Scheuermeier (1980 vol. I/p. 161) ha osservato che i recipienti per la vinificazione di questo tipo (mastelli, bigonce, brente) "presuppongono già l'arte del bottaio, e rappresentano dunque un momento più avanzato dello sviluppo complessivo della cultura materiale".
Collocazione
Villimpenta (MN), Collezione privata Francioli Carmen
Credits
Compilazione: Barozzi, Giancorrado (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/6w010-00071/
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