Graticcio

Graticcio

Descrizione

Ambito culturale: ambito mantovano, sinistra Mincio, Lombardia

Cronologia: sec. XIX seconda metàsec. XX prima metà

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: graticcio

Materia e tecnica: legno (taglio, sagomatura, piallatura, incastro); canna palustre (intreccio)

Misure: 155 cm x 220 cm x 187 cm

Descrizione: Quattro montanti in legno dagli spigoli interni smussati, con piedi a croce dai rinforzi diagonali. All'interno, nella parte alta, ciascun montante è munito di un corto piolo, infilato di sbieco, che serve di sostegno alle 2 pertiche orizzontali sulle quali poggia il graticcio di copertura. Il secondo graticcio è invece sostenuto, più in basso, da altre 2 pertiche orizzontali sospese ad un filo di ferro che scende da quelle superiori.

Notizie storico-critiche: I graticci in canna palustre (arèle) sono di produzione più recente dei montanti in legno che li reggono. Lo si riconosce dall'uso del filo di ferro adoperato per legarli. Un tempo i legami delle stuoie erano fatti invece con il carice. A Villimpenta, ricorda Francesco Fontanesi, vi erano alcune famiglie in cui le donne si tramandavano di madre in figlia le tecniche manuali di fabbricazione delle stuoie in canna, erano i Rosa, i Marcomini e i Moreschi (questi ultimi sono ancora attivi in questo tipo di attività) (v).

Collocazione

Villimpenta (MN), Collezione privata Francioli Carmen

Credits

Compilazione: Barozzi, Giancorrado (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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