Lampada a petrolio
Descrizione
Cronologia: sec. XIX seconda metà
Categoria: economia e ritualità domestiche
Tipologia: lampada a petrolio
Materia e tecnica: lamiera (curvatura, traforatura, saldatura)
Misure: 9 cm x Ø 15 cm
Descrizione: basso serbatoio in lamiera, di forma circolare, a base piatta, munito, da un lato, di un manico in lamiera sagomata e, al di sopra, di un dispositivo porta-lucignolo in lamiera traforata con taglio longitudinale in cima. Il dispositivo (machinéta) reca alla base una vite in metallo, dalla testa circolare, che serviva a regolare l'altezza dello stoppino a nastro piatto (ora mancante) e la conseguente intensità della fiamma.
Notizie storico-critiche: Riferendosi agli anni '20 del XX secolo, l'etnografo Paul Scheuermeier (1996, vol. II/ pp. 85-86) aveva osservato che in Italia le lampade a petrolio si erano diffuse più al Nord che altrove, dove invece la presenza della coltura dell'ulivo e l'abbondanza di olio erano ancora assai diffuse e frenavano di conseguenza l'introduzione di questo "nuovo" tipo di illuminazione. La lampada a petrolio, scrive lo stesso Scheuermeier, non si era "diffusa in Italia prima della seconda metà dell'Ottocento" e nelle campagne, specialmente del Sud, essa veniva considerata come una "attrezzatura per la gente di città come un lusso da ricchi. Il modesto contadino non riusciva a tenere il passo con il veloce sviluppo delle tecnica dell'illuminazione e così accadde che lo stadio di quell'evoluzione, rappresentato dalla lampada a petrolio, venisse saltato, passando direttamente, più tardi, dal vecchio lume a olio all'illuminazione elettrica".
Collocazione
Villimpenta (MN), Collezione privata Francioli Carmen
Credits
Compilazione: Barozzi, Giancorrado (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/6w010-00259/
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