Fascera
Mendeni Daniele (contadino)
Descrizione
Autore: Mendeni Daniele (contadino) (1921/ 07/ 07 - 1996/ 01/ 02), realizzazione dell'oggetto
Ambito culturale: media Valle Camonica; Italia, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: fascera
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, piallatura, curvatura, levigatura)
Misure: 20 cm x 13 cm x Ø 40 cm
Descrizione: L'oggetto è formato da un'unica fascia di legno curvata alla quale è inchiodato un pezzettino rettangolare di legno
Notizie storico-critiche: G. Kezich, A. Mott, E. Eulisse (2002, p. 89) dice che la fascera (fassèra, fassóra, lama, scàtola, cèrclo dal formài) era un sottile cerchio di legno elastico, curvato a caldo, alto mediamente 10-12 cm. Il diametro si può regolare mediante una funicella legata esternamente in modo da poter comprimere il formaggio che vi era contenuto perchè ne uscisse il siero.
G.B. Muzzi (2003, vol. II, p. 110) dice che il nome di questo oggetto era significativo: le sottili assicelle, curvate e fissate con pioli di legno costituisvano la forma, e di conseguenza la quantità del formaggio; quasi un bambino in fasce. Le fasère erano costruite artigianalmente usando legno di frassino o di salice. L'assicella che sarà piegata a cerchio, dopo essere stata ottenuta col fenditoio tagliando un ramo lungo quanto la circonferenza della prossima fasèra, veniva assotigliata e rifinita con il coltello a petto. Ad un'estremità si praticava, con un coltello appuntito, una fenditura triangolare, dall'altra una linguetta rettangolare. In seguito si rendeva l'assicella più malleabile con un bagno di acqua calda e vapore; le si dava la forma circolare e si iniflava la linguetta, torcendola, nella fessura triangolare. Si potevano dare degli ulteriori ritocchi con dei piallini. La stessa procedura si seguiva per ottenere i cerchi che tengono unite le doghe dei mastelli.
Fonte di documentazione: 3
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/7r010-00464/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).