Affilatoio per rasoi
Descrizione
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: economia e ritualità domestiche
Tipologia: affilatoio per rasoi
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intagliatura, tornitura); cuoio (conciatura, taglio, cucitura); ferro (forgiatura, stampatura, assemblaggio)
Misure: 33
Descrizione: L'oggetto è costituito da un manico in legno con telaio rettangolare in ferro intorno al quale è stata cucita la parte in cuoio
Notizie storico-critiche: G.B. Muzzi (2001, p. 37) informa anche che i parrucchieri vedevano la maggioranza dei loro clienti poche volte in un anno, solo in occasione di feste importanti e di avvenimenti famifliari memorabili. Quasi esclusivamente per il taglio dei capelli. La barba, ognuno se la tagliava da solo con gli strumenti soliti: pennello, rasoio e sapone.
G.B. Muzzi (2003, p. 34) scrive che solitamente l'attrezzatura per radersi consisteva in un pentolino, sempre lo stesso, o in una gavetta militare in cui far scaldare l'acqua; vi si intingeva un pennello con una piccola impugnatura, che era in seguito sfregato in un piccolo contenitore con sapone e ci si insaponava il viso. Infine il rasoio oppure la famosa macchinetta per farsi la barba. Il tutto abbinato ad uno specchietto appeso alla maniglia di una finestra sul cui davanzale, quasi sempre, ci si appogiava per la rasatura.
Fonte di documentazione: 3
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/7r010-00650/
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