Catena
alta Valle Camonica, piccola fucina
Descrizione
Ambito culturale: alta Valle Camonica, piccola fucina; Italia, Lombardia
Cronologia: sec. XIX fine-sec. XX iniziosec. XIX fine-sec. XX inizio
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: catena
Materia e tecnica: ferro (riscaldamento, forgiatura, saldatura a caldo); ferro (trafilatura, taglio, piegatura)
Misure: 13 cm x 88 cm
Descrizione: L'oggetto è formato da tre catene collegate tra loro da un grosso anello centrale dalla forma trapezoidale. La prima catena da sinistra termina con un gancio a forma di "S", un anello di forma circolare e un anello dalla forma allungato. Quella centrale termina con una chiave collegata a sua volta tramite una anello dalla forma allungata ad un gancio a forma di "S". La terza catena, ancorata all'anello centrale tramite un chiodo ricurvo, termina con due ganci a forma di "S" collegati da un anello dalla forma circolare
Notizie storico-critiche: G. Kezich, E. Eulisse, A. Mott (2002, p. 51) ci informano che la lunghezza della catena è tale da consentire i movimenti indispensabili e che la particolare foggia impedisce che l'animale si strozzi o si ferisca.
G.B. Muzzi (2003, vol. I, p. 99) ci informa che le mucche e i buoi erano legati alla greppia con una catena tenuta chiusa da uno spinotto di ferro. Nella rastrelliera di legno fissata alla greppia ogni animale avevo un buco attraverso il quale, infilando la testa, potava raggiungere l'erba o il fieno.
Il maestro Dino Marino Tognali ci informa che la catena, che serviva per tenere legato l'animale alla mangiatoia all'interno della stalla, poteva anche essere lasciata al collo dell'animale una volta fuori dalla stalla. Inoltre ci informa che, solitamente, erano le donne a governare la stalla.
Fonti di documentazione: 3/ 5
Collocazione
Vione (BS), Museo Etnografico dell'Alta Valle Camonica "'L Zuf"
Credits
Compilazione: Viola, Pamela (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/7r020-00001/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).