Sgabello
Bonfadini Bonomo (muratore/ impresario)
Descrizione
Autore: Bonfadini Bonomo (muratore/ impresario) (1893/11/20 - 1971/04/18), realizzazione dell'oggetto
Ambito culturale: ambito camuno; Italia, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: sgabello
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, sagomatura, foratura, piallatura); legno di nocciolo (taglio, commettitura)
Misure: 58.6 cm. x 38.9 cm.
Descrizione: L'oggetto è composto da una seduta sub-trapezoidale con le basi leggermente convesse. Accanto alla base maggiore vi sono due fori, mentre accanto alla minore il foro è uno. Nei fori sono commessi tre sostegni cilindrici divergenti
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1996, vol. I, pp. 18-23) ricorda che la mungitura, realizzata due volte al giorno, poteva avvenire sia nella stalla, sia, nel caso di alpeggio estivo, nello spiazzo erboso antistante la malga. La mungitura delle mucche avveniva lateralmente, quella di ovini e caprini da dietro. I mungitori esperti lavoravano con entrambe le mani tenendo il secchio stretto tra le gambe, quelli non specializzati con una sola, tenendo con l'altra il contenitore per il latte. Per avere più libertà spesso lo sgabello veniva fissato al corpo da cinghie di cuoio o corda. In alcune zone i capezzoli e le mammelle dell'animale venivano unti con un grasso posto in una mensolina realizzata attorno alla gamba dello sgabello o in una scanalatura della stessa posta all'incirca a metà della lunghezza.
Questo oggetto veniva utilizzato quasi esclusivamente nella stalla, più raramente in montagna.
Fonte di documentazione: 3
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/7r030-00356/
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