Giogo
(giogo) ambito camuno, (gancio) bottega di fabbro ferraio, (cinghie) bottega di conciatore
Descrizione
Ambito culturale: (giogo) ambito camuno, (gancio) bottega di fabbro ferraio, (cinghie) bottega di conciatore; Italia, Lombardia
Cronologia: sec. XIX ultimo quarto
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: giogo
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, foratura, piallatura); ferro (riscaldamento, battitura, forgiatura); cuoio (conciatura, taglio, intreccio)
Misure: 127.5 cm. x 43 cm.
Descrizione: L'oggetto si compone di una trave sagomata con due concavità laterali ed una più piccola centrale, alla quale è fissato un arco rovesciato mobile. Nelle rastremature delle estremità si inseriscono due ulteriori brevi barre sagomate con rastrematura ed incavo all'estremità libera
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1996, vol. II, pp. 155-169) illustra dettagliatamente le parti del giogo e le loro possibili varianti. Per l'oggetto in questione è possibile presupporre degli attacchi da collo che terminassero centralmente con corde o ulteriori brevi barre. L'attacco giogo-timone costituito da un legno intagliato a V potrebbe essere un'evoluzione del sistema a ritortola di verghe o cuoio piegati nella quale la parte del passante più logorata dal timone viene sostituita da un arco di legno mobile e massiccio. Egli spiega inoltre che il giogo da nuca era ad uso quasi esclusivo di bovini.
G. Kezich, A. Mott, E. Eulisse (2002, p. 14) spiegano che, oltre al dispositivo di traino formato dal giogo, agli animali era spesso fissato un dispositivo di arresto, il capestro.
G. B. Muzzi (2003, vol. I, p. 112, vol. II, pp. 68, 69) ricorda che il giogo era completato da vari sistemi di legature, che permettevano una corretta distribuzione della forze dell'animale.
L. Gibelli (2004, pp. 330, 331) elenca le essenze lignee maggiormente usate per la creazione dell'oggetto: faggio, olmo, frassino, platano e acero.
Fonti di documentazione: 3
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/7r030-00563/
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