Sedia
ambito camuno
Descrizione
Ambito culturale: ambito camuno; Italia, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: economia e ritualità domestiche
Tipologia: sedia
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, sagomatura, foratura, piallatura, commettitura); brattee (potatura, macerazione, essicazione, intreccio)
Misure: 38.8 cm. x 46.5 cm. x 96.7 cm.
Descrizione: L'oggetto è composto da quattro sostegni verticali leggermente arcuati, uniti a formare un quadrato da traverse orizzontali poste ai lati (una traversa a sezione cilindrica), anteriormente e posteriormente (una traversa a sezione cilindrica). I due sostegni verticali anteriori hanno una lunghezza pari alla metà di quelli posteriori e sono uniti in alto da due assicelle arcuate formanti la spalliera. All'altezza del margine superiore dei sostegni anteriori sono commesse altre quattro traverse, formanti un quadrato sul quale è intrecciato il sedile
Notizie storico-critiche: G. B. Muzzi (2003, vol. I, p. 22, vol. II, p. 22) ricorda che, anticamente, la specie di granoturco coltivata produceva brattee più lunghe e, quindi, più facilmente intrecciabili. La sostituzione della sola seduta permetteva di allungare la vita del manufatto.
Il signor Bazzoni Marco riferisce i racconti del nonno, l'abilissimo cestaio Bazzoni Martino Natale (1919/07/19 - 2009/10/09), che raccontava particolari sulla realizzazione di questi oggetti. Egli riferiva che, solitamente, nei piccoli paesi arrivavano generalmente degli artigiani definiti scagnì, che realizzavano su ordinazione il telaio dell'oggetto. In seguito, in ogni casa, donne o uomini abili realizzavano l'impagliatura con le brattee, allora a disposizione di tutti.
Fonti di documentazione: 2, 3
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/7r030-00600/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).