Laveggio
ambito valtellinese, (recipiente) bottega di tornitore di pietra, (cerchi e manico) bottega di fabbro ferraio
Descrizione
Ambito culturale: ambito valtellinese, (recipiente) bottega di tornitore di pietra, (cerchi e manico) bottega di fabbro ferraio; Italia, Lombardia
Cronologia: sec. XIX ultimo quarto
Categoria: economia e ritualità domestiche
Tipologia: laveggio
Materia e tecnica: ferro (riscaldamento, battitura, forgiatura, saldatura); pietra ollare (cavatura, sbozzatura, tornitura, foratura)
Misure: 23.8 cm. x Ø 27 cm.
Descrizione: L'oggetto è composto da contenitore troncoconico cavo con fondo concavo e tre piedini, rinforzato sotto l'orlo superiore da un cerchio. Dall'orlo si sviluppano due alette verticali forate, nelle quali si inserisce un arco semicircolare ripiegato verso l'alto alle estremità
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1996, vol. II, pp. 20, 21) nota la progressiva sparizione dell'oggetto, sostituito dalle pentole di rame. La particolarità dell'oggetto era la sua grande capacità di conservare il calore e mantenere così la temperatura dei cibi. All'interno dell'apparato fotografico, inoltre, egli illustra con grande precisione il cosiddetto "metodo a cipolla", nel quale da un unico blocco di pietra venivano cavati, mediante l'ausilio del tornio orizzontale e di punte leggermente ricurve, una serie di contenitori di diverse misure.
G. B. Muzzi (2003, vol. II, p. 24) ricorda che l'oggetto era particolarmente adatto alla cottura di stufati. Egli precisa che, per ovviare alla fragilità dell'oggetto, i bordi superiore ed inferiore venivano rinforzati con cerchi metallici.
Fonti di documentazione: 3
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/7r030-00605/
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