Collare in legno con campanaccio

ambito camuno, bottega di falegname (collare), fucina di fabbro ferraio (campanaccio)

Collare in legno con campanaccio

Descrizione

Ambito culturale: ambito camuno, bottega di falegname (collare), fucina di fabbro ferraio (campanaccio); Italia, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: collare in legno con campanaccio

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, levigatura, curvatura, intaglio); ferro (riscaldamento, forgiatura, ritaglio, curvatura, saldatura)

Misure: 12.7 cm x 28.2 cm

Descrizione: L'oggetto si compone di un collare ricavato in un unico pezzo di legno, piegato in modo da formare una fascia di forma ellittica. Una delle due estremità è sagomata in maniera tale da poter essere inserita nel foro realizzato nell'estremità opposta.
Ad esso è appeso il campanaccio mediante foro passante metallico formato da un lisello piatto entro cui passa la fascia in legno del collare.
Il campanaccio è composto da una lamina quadrangolare ripiegata a metà e curvata alle estremità inferiori per creare una cavità di risonanza interna. I lati sono sovrapposti e saldati a caldo e fissati con dei ribattini. Sul vertice è inserito longitudinalmente e saldato a caldo un listello appiattito e sollevato, che costituisce il passante per il collare. All'interno un altro listello più sottile permette la sospensione del batacchio.

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1996, vol. I, p. 17) ricorda che l'oggetto veniva utilizzato anche durante le transumanze delle mandrie.

In G. Kezich, Mott A., Eulisse E. (2002, p. 85) si ricorda l'utilizzo anche nella stalla, dove l'oggetto permetteva di localizzare gli animali irrequieti perchè in calore o malati. Nei periodi di stabulazione invernale solitamente, non veniva utilizzato.

G.B. Muzzi (2003, vol. II, p. 73) ci informa che la capacità manuale e l'inventiva nell'utilizzo del legno non aveva confini nella società montanara. Con una lista di legno di frassino si poteva ottenere un collare sottoponendola a una "forgiatura" a caldo.

Lo stesso autore (2003, vol. II, p. 73) segnala che ordinariamente il collare al quale si appende il campanaccio è di cuoio ed è chiuso da una fibbia di metallo.

Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Vione (BS), Museo Etnografico dell'Alta Valle Camonica "'L Zuf"

Credits

Compilazione: Bellandi, Giovanna (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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