Cesoie per tosare le pecore

ambito camuno, fucina di fabbro ferraio

Cesoie per tosare le pecore

Descrizione

Ambito culturale: ambito camuno, fucina di fabbro ferraio; Italia, Lombardia

Cronologia: sec. XIX fine-sec. XX inizio

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: cesoie per tosare le pecore

Materia e tecnica: ferro (riscaldamento, forgiatura, molatura)

Misure: 8.5 cm x 30.5 cm

Descrizione: L'oggetto è costituito da un unico pezzo di lamina metallica, piegato a metà in modo da formare, al vertice, un anello che funziona da molla , collegato ai manici dove la lamina è leggermente ripiegata su se stessa e termina in due lame piatte che si allargano alle due etremità in forma triangolare appuntita

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1996, vol. I, pp. 7-8) riporta che, diversamente dalle forbici da sarto, formate di due pezzi incrociati, le forbici per tosare sono costituite da un unico pezzo ritorto molto simile alle molle per il fuoco. Alle due estremità il metallo è appiattito e forma due lame a base larga e vertice appuntito, che si incrociano premendo l'una verso l'altra.

G.B. Muzzi (2003, vol. II, p. 56) ricorda che le pecore si tosano due volte l'anno, in primavera e in settembre, tenendo presente che la luna sia in fase crescente (si crede infatti che così la lana ricresca più facilmente e più lunga). Le pecore da tosare sono raccolte nel bàrech o in uno spiazzo; si prende una pecora, le si legano le zampe e la si pone su un telo. ll pastore tosatore tiene premuta la lana contro il corpo con la mano sinistra e con l'altra manovra la fòrbis il più vicino possibile alta pelle dell'animale, badando a non procurargli ferite.

Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Vione (BS), Museo Etnografico dell'Alta Valle Camonica "'L Zuf"

Credits

Compilazione: Bellandi, Giovanna (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).