Caldaia
ambito comasco, bottega del fabbro ramaio
Descrizione
Ambito culturale: ambito comasco, bottega del fabbro ramaio; Italia, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: caldaia
Materia e tecnica: rame (stampo, forgiatura, inchiodatura); ferro (forgiatura)
Misure: 88 cm x Ø 103 cm (intero)
Descrizione: La caldaia ha forma larga, panciuta, e presenta un diamenro minore verso il fondo, tondeggiante. Lungo il bordo superiore rilevato, entro fori circolari ricavati sulla sponda, sono saldati due piccoli manici. Il contenitore è sorretto da una struttura in ferro battuto che poggia sul terreno mediante quattro piedi.
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, p. 37-38) informa che la grandezza della caldaia variava a seconda che veniva usata nella casera domestica, in alpeggio o nel caseificio del paese. Le grandi caldaie delle zone montane potevano contenere anche due o tre quintali di latte, mentre sicuramente di più quelle dei caseifici della pianura padana. Il diametro superiore era necessariamente sempre maggiore dell'altezza. Per l'interruzione e la ripresa del riscaldamento del latte, necessari per una giusta caseificazione, il manico della caldaia veniva appeso ad una scanalatura o ad ungancio all'estremità di un braccio (#Turner# in dialetto svizzero-tedesco) unito ad un montante girevole, a sua volta fissato al muro. Il braccio poteva essere regolabile. Era situato accanto al focolare della malga, talvolta scavato nel pavimento, mentre nelle abitazioni si trovava vicino ad una comune cucina economica. Nei casefici, invece, venne
sostituito da una sorta di gru in ferro.
Collocazione
Grandola ed Uniti (CO), Museo Etnografico e Naturalistico Val Sanagra
Credits
Compilazione: Bellini, Vera (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/7s020-00394/
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