Chiodo

montagna bresciana, bottega di fabbro ferraio (#frér#)

Chiodo

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, bottega di fabbro ferraio (#frér#), Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività artigianali

Tipologia: chiodo

Materia e tecnica: ferro (battitura, forgiatura)

Misure: 17.4 cm x Ø 1.9 cm

Descrizione: Il chiodo è formato da un'asta a sezione quadrata, che va restringendosi verso l'estremità inferiore aguzza, e da una capocchia a sezione pressoché rotonda, posta perpendicolarmente all'estremità superiore

Notizie storico-critiche: G. Kezich, E. Eulisse, A. Mott (2002, pp. 41-43) informano che il procedimento di fabbricazione dei chiodi era il seguente: si partiva da una vergella di ferro, che veniva scaldata nella forgia e battuta con il martello ai fini di allungarla e appuntirla per fare il gambo; successivamente, veniva incisa con il tagliolo, facendo attenzione a non staccare il chiodo dalla vergella; quando si infilava la parte appuntita nella chiodaia, si staccava la vergella per piegamento; quindi, veniva foggiata la testa. I colpi inferti sull'asta di ferro dovevano essere precisi e rapidi, per evitare che il ferro si raffreddasse e perdesse malleabilità. In carpenteria, i chiodi servivano per fissare l'assito dei pavimenti, realizzare le coperture dei tetti e costruire le porte. I chiodaioli riuscivano a realizzare anche 2000-2700 chiodi al giorno.
Fonte di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2005)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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