Mannaia

ambito bresciano, bottega di fabbro ferraio (#frér#)

Mannaia

Descrizione

Ambito culturale: ambito bresciano, bottega di fabbro ferraio (#frér#), Lombardia

Cronologia: sec. XIX seconda metà

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: mannaia

Materia e tecnica: ferro (forgiatura, molatura); legno (taglio, scortecciatura, intaglio, inchiodatura); ottone (forgiatura)

Misure: 9.6 cm x 43.2 cm

Descrizione: L'utensile è costituito da una lama larga e curva, il cui lato opposto a quello tagliente è irregolare. L'estremità inferiore è inserita all'interno del manico cilindrico in legno, a cui è assicurato mediante inchiodatura e fissato da un anello in ottone, dotato di un gancio

Notizie storico-critiche: G. Bonfadini, F. Caltagirone, I. Sordi (2001, pp. 151, 294), basandosi sulle ricerche condotte in Lombardia da Paul Scheuermeier tra il 1920 e il 1932, rilevano che un simile attrezzo era utilizzato anche per tagliare i rami e i fusti del granoturco.
G.B. Muzzi (2001, p. 86) ricorda che l'attrezzo, se munito di manico dotato di dischetti ricavati dal cuoio di vecchi scarponi, zoccoli o coppertoni di bicicletta infilati e pressati entro l'anima in ferro, era utile per il taglio di legni duri e robusti e per preparare la legna da disporre nella legnaia (#legnéra#). Inoltre, serviva per calvare (#scalvà#) le piante, su cui si saliva mediante una scala a pioli.
Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2005)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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