Coltello da petto

ambito bresciano, (lama) bottega di fabbro ferraio (#frér#)

Coltello da petto

Descrizione

Ambito culturale: ambito bresciano, (lama) bottega di fabbro ferraio (#frér#), Lombardia

Cronologia: sec. XIX seconda metà

Categoria: attività artigianali

Tipologia: coltello da petto

Materia e tecnica: ferro (forgiatura); legno (taglio, scortecciatura, intaglio)

Misure: 17 cm x 79.5 cm

Descrizione: La lama rigida, diritta, affilata lungo il bordo inferiore, è inserita ad un'estremità entro un manico perpendicolare, mentre all'altra, terminante ad uncino, ne è priva

Notizie storico-critiche: G.B. Muzzi (2003, p. 84) ricorda che i coltelli a due manici, attrezzi assai versatili, sono un'invenzione tarda rispetto al coltello normale. Nella montagna bresciana, erano utili sia per scortecciare i rami che per assottigliare il legno nella creazione, ad esempio, di cerchi di zangole e fascere del formaggio.
G. Sebesta (1991, pp. 589-590) riferisce che i coltelli da petto, che potevano essere provvisti di una lama arcuata, diritta con semicerchio e semicerchi centrali, servivano anche per sagomare le traverse dei rastrelli, prima della foratura mediante trapani a menarola.
G. Sulzenbacher (2002, p. 19) annovera il coltello a due manici tra gli strumenti del carradore, utile nella costruzione delle ruote.
Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2005)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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