Fuso
ambito bresciano, bottega di tornitore (#turnidùr#)
Descrizione
Ambito culturale: ambito bresciano, bottega di tornitore (#turnidùr#), Lombardia
Cronologia: sec. XIX seconda metà
Categoria: economia e ritualità domestiche
Tipologia: fuso
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, tornitura, levigatura)
Misure: 35.5 cm x Ø 2.5 cm
Descrizione: Lo strumento è formato da un pezzo di legno dal corpo centrale bombato (#ventre#) e inciso, che va gradatamente assottigliandosi alle due estremità, di cui una appuntita e l'altra terminante con un piccolo pomolo
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. II, pp. 249-250) riferisce che il fuso senza rotello era diffuso nell'Italia settentrionale e centrale. Talvolta, la filatrice indossava sul grembiule un pezzo di cuoio per proteggere i vestiti. Per mantenere il fuso in continua rotazione, esso doveva avere un certo spessore e un certo peso. Negli anni Venti del XX secolo, nonostante l'avvento dell'industrializzazione e della modernizzazione della vita, in certe località si perpetuava la pratica della filatura a mano della lana mediante rocca e fuso, per il fabbisogno famigliare di indumenti.
Fonte di documentazione: 3
Collocazione
Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2006)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/CA010-02166/
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