Pressa da legatoria
Società Augusta Unione Nazionale Fonderia Caratteri e Fabbriche Macchine (industria tipografica)
Descrizione
Autore: Società Augusta Unione Nazionale Fonderia Caratteri e Fabbriche Macchine (industria tipografica) (1908-1918)
Ambito culturale: ambito piemontese; Italia, Piemonte
Cronologia: 1908 post
Categoria: attività artigianali
Tipologia: pressa da legatoria
Materia e tecnica: ferro (fusione, stampo, filettatura); legno (taglio, squadratura, piallatura, levigatura, incollatura)
Misure: 70 cm x 100 cm x 170 cm
Descrizione: Il macchinario poggia su quattro piedi in ferro. Essi reggono una base lignea a forma di parallelepipedo a sezione rettangolare su cui veniva appoggiata la risma di fogli da rilegare, in cui sono inseriti due cilindri in ferro che fungono da sostegno della pressa. Quest'ultima è formata da un blocco rettangolare in ferro che funge da morsa, sovrastato da un volante a quattro prese per lo scorrimento verticale della stessa lungo un cilindro filettato centrale. I due cilindri laterali di sostegno sono assicurati alla sommità, mediante grossi viti e bulloni, ad un blocco ligneo a forma di parallelepipedo a sezione rettangolare.
Notizie storico-critiche: Nel 1906 la ditta tipografica torinese Nebiolo si trasformò in società per azioni e nel 1907 stipulò un accordo di cartello con la concorrente milanese Urania. Nel 1908, nacque così la Società Augusta Unione Nazionale Fonderia Caratteri e Fabbriche Macchine, con sede a Torino e stabilimenti nel nord Italia. Lo stabilimento di Torino si trasferì su un'area di 6.000 mq coperti, tra Corso Regio Parco, Corso Firenze e Corso Palermo. Nonostante i successi dell'Augusta, specialmente all'estero, nel 1911, anno in cui morì l'amministratore delegato Lazzaro Levi, la Nebiolo ebbe una prima battuta d'arresto. Per rilanciare le vendite si propose il rinnovamento del prodotto, il potenziamento della pubblicità e la ricerca di nuovi mercati. Durante la prima guerra mondiale, sia l'Augusta sia la Nebiolo attraversarono un momento di crisi; venne avviato un piano di salvataggio industriale basato su misure finanziarie e riorganizzazione produttiva, con conseguente riduzione dell'organico. Nel 1918, le assemblee straordinarie di Nebiolo e Urania deliberarono la fusione tra le due aziende. Nell'autunno dello stesso anno venne sciolta l'Augusta. La nuova società fu denominata Fonderia di caratteri e Fabbrica di macchine Ditta Nebiolo & Comp.
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