Aratro

Aratro

Descrizione

Ambito culturale: ambito cremasco; Italia, Lombardia

Cronologia: sec. XIX seconda metàsec. XIX seconda metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: aratro

Materia e tecnica: ferro (riscaldamento, battitura, forgiatura, chiodatura a caldo, tempratura); ferro (fusione, stampo); legno (taglio, scortecciatura, squadratura, piallatura, levigatura)

Misure: 51.5 cm x 190 cm x 86 cm

Descrizione: Aratro rincalzatore costituito da vomere con doppio versatoio in ferro, assicurato alla bure in legno a sezione quadrata munita anteriormente di rotella di regolazione e del gancio per l'attacco degli animali da tiro, fissata al manubrio a due stegole in legno.

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 95-99) informa che l'aratro nacque in tempi antichissimi dal perfezionamento della zappa. La sua efficacia dipendeva dalla sua costruzione, adattata alle caratteristiche e alla natura del terreno da dissodare e rivoltare.
W. Venchiarutti (2005, p. 30) scrive che, nel Cremonese, gli attrezzi adoperati dal contadino erano collocati nei barchessali oppure sotto il porticato delle cascine. Con l'aratro, il contadino scavava il solco in profondità, incidendo la terra per fare posto al seme. La pioggia ne avrebbe favorito la germogliazione. Tale processo, che rimanda simbolicamente alla fecondazione naturale, creava i prosupposti ideali per il sostentamento della comunità che permetteva la continuazione della specie.

Collocazione

Crema (CR), Museo Civico di Crema e del Cremasco

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2015)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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