Rinforzo di freccia
ambito Italia Settentrionale, bottega fabbro
Descrizione
Ambito culturale: ambito Italia Settentrionale, bottega fabbro; Italia, Emilia-Romagna
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: rinforzo di freccia
Materia e tecnica: ferro (battuto)
Misure: 65 mm x 870 mm x 150 mm
Descrizione: Rinforzo di freccia (parte di carro a 4 ruote) con bulloni figurati. La piattina di rinforzo ha sezione 60x5 allargata doc'è il foro per il perno e di nuovo ristretta a questa estremità, passata da un foro svasato di 9. Il foro del perno ha dimensione ellittica; l'asse minore è trasversale al carro (35), il maggiore longitudinale (38); barbe rilevate verso l'avanti del carro indicano che l'ovalizzazione è dovuta all'uso. L'altra estremità è lavorata a foglia lanceolata arricciata verso l'interno (H del riccio 100). Dalla parte esterna, a cominciare dal punto ove il rinforzo inizia a piegarsi verso l'alto, è fissata con due ribattini una seconda piattina lavorata a foglia lanceolata arricciata verso l'esterno e concava (H125). Tra le due è serrata una terza piattina, che appena se ne stacca è lavorata a formare un gambo cilindrico (H 70), di sezione ridotta superiormente e ribattuto a formare una capocchia la quale evita la fuoriuscita di un fiore fatto così: 4 corolle concentriche in lamierino (diametro max 65) a petali triangolari con punte variamente curve al basso sono sormontate da un cupolino [...segue notizie storiche]
Notizie storico-critiche: [...segue descrizione] (diametro 20). La superiore ha 8 petali, la seconda 9, la terza 13 e l'inferiore 6. Corolle e cupolino hanno ampia libertà di reciproco movimento e durante la marcia del carro producevano un debole suono. Il rinforzo era unito alla freccia da un chiodo o bullone per il primo foro e da due bulloni tuttora esistenti. Il primo più presso alla parte decorata del rinforzo ha la vite con testa tonda ribassata (diametro 35 incompleta) con gambo (H 170) dapprima a sezione quadrata poi cilindrica (diametro 10) e filettata; gli ultimi 55 erano a forma di fuso, ora spuntato e abbastanza corroso dalla ruggine. Il bullone è serrato da un dado ad alette figurate. Il suo corpo è a base ellittica (assi 35 e 27); in prosecuzione dell'asse maggiore si alzano le due alette (H 140) che formano dapprima una curva convessa all'esterno poi una convessa verso l'interno. Uno dei due bracci della cetra ha perso la parte figurata, mentre il secondo termina con un fiore: la parte centrale è ottenuta direttamente lavorando il pezzo a forma circolare (diametro 43) e ricavando sul contorno 24 denti triangolari; da una parte e dall'altra è una corolla in lamierino a sette petali triangolari piegati verso l'esterno e un cupolino (diametro 12) sul quale si chiudono i bottoni di un ribattino ma con ampia possibilità di movimento. Il secondo bullone ha vite con gambo identico alla prima (testa diametro 25), con il fuso terminale ancora ben netto benchè spuntato. Il dado di serraggio è a abase circa rettangolare (30x20), che si prolunga dai lati corti in due alette figurate. Sono anch'esse disposte a cetra. Le due alette sono simmetriche, benchè di misure non perfettamente identiche, e trminano lavorate con un fiore tondo ciascuna (diametro ca 30), i contorni del quale sono seghettati con 19 denti triangolari da una parte e 20 dall'altra. I loro gambi sembrano saldati per battitura a caldo tra le metà originarie dei bracci, le quali sono arricciate, due verso l'interno del pezzo e due verso l'esterno. Sulla parte decorata del rinforzo sono alcune tracce di colore rosso.
Collocazione
San Benedetto Po (MN), Museo Civico Polironiano
Credits
Compilazione: Uggeri, Silvio (1990)
Aggiornamento: Rebecchi, Matteo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/F1080-00270/
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