S. Antonio Abate

ambito Italia Settentrionale, bottega falegname

S. Antonio Abate

Descrizione

Ambito culturale: ambito Italia Settentrionale, bottega falegname; Italia, Emilia-Romagna

Cronologia: sec. XIX

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: freccia da carro e scannello

Materia e tecnica: legno (scolpito, intagliato e dipinto); ferro (battuto)

Misure: 170 cm x 283 cm x 66 cm (intero)

Descrizione: Freccia di carro bolognese con annesso scannello posteriore. Sulla freccia è applicato un pesce in metallo dipinto di verde. Nella parte posteriore è presente un vano porta oggetti in legno con sportellino, dove veniva riposta la merenda e il bottiglione di vino. Applicazioni in metallo ornano il vano porta oggetti con motivi a racemi vegetali. Una targa in metallo riporta indicazioni relative alla tara e alla portata del carro agricolo, al nome dei proprietari e al Comune di residenza. Lo scannello in legno presenta è intagliato co l'immagine policroma di Sant'Antonio Abate benedicente, alla sua sinistra un porcellono, sullo sfondo alla sua destra il profilo di una torre.

Notizie storico-critiche: Freccia e scanello sono parti costituenti la struttura del carro agricolo. Caratteristico del carro agricolo bolognese è la presenza, nella parte posteriore della freccia, di un vano porta oggetti con sportellino dove veniva riposta la merenda e il bottiglione di vino.
Il carro del contadino era essenzialmente uno strumento di lavoro come la falce fienaia e l'aratro il cui uso però non conosceva limitazioni stagionali e momenti privilegiati d'utilizzo. L'uso vario e continuo ne faceva un oggetto particolarmente importante che richiedeva il rispetto di due fondamentali esigenze: da un lato doveva essere robusto e maneggevole, dall'altro doveva essere elegante e capace di soddisfare esigenze da parata.
Le singole parti componenti il veicolo erano ricavate da assi, travicelli e blocchi di legno opportunamente stagionati, segati a misura e lavorati a pialla e scalpello fino ad ottenere incastri ed aderenze perfette.La freccia è quella robusta trave longitudinale che collega i due carrelli, sulla quale, generalmente, vengono inserite alcune decorazioni in ferro chiamate "maledisioun". La traversa posteriore, costituita da una spessa e larga asse di legno (scannello), è posta verticalmente sulla sala delle ruote, incastrandosi alla forcella dell'avantreno posteriore ed è sostenuta per mezzo di due archi in ferro che poggiano sui bracci di sostegno del mulinello, prolungamento dell'avantreno.
I carri agricoli Padani sono ornati con elementi decorativi legati al sostrato culturale folklorico (maledizioni) o con figure di Santi protettori dell'attività del contadino. Queste figure rivestono una duplice funzione: da un lato sono utilizzate con funzione estetica, vale a dire per abbellire il carro secondo canoni di gusto variabili e legati all'ambiente di riferiemnto; dall'altro hanno un valore apotropaico, rivestono cioè una funzione magico-religiosa e protettiva. Tra gli elementi ricorrenti si trovano draghi, serpenti, cani, galli, Santi e Madonne.
In particolare Sant'Antonio Abate, in atto di benedire e affiancato da un porcellino, è legato all aprotezione del bestiame.
Tra gli elementi decorativi che caratterizzano i carri si può trovare il pesce, con valore benefico espresso dalla sua funzione di agente fecondante.

Collocazione

San Benedetto Po (MN), Museo Civico Polironiano

Credits

Compilazione: Massari, Francesca (2013); Rebecchi, Matteo (2013)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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