Frontale
Boni, Giovanni (carradore)
Descrizione
Autore: Boni, Giovanni (carradore) (sec. XIX ultimo quarto)
Ambito culturale: ambito Italia Settentrionale, bottega falegname; Italia, Emilia-Romagna
Cronologia: 1881
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: frontale
Materia e tecnica: legno (scolpito, intagliato e dipinto); ferro (battuto)
Misure: 160 cm x 35.5 cm x 12 cm (intero)
Descrizione: Frontale facente parte di un carro agricolo a quattro ruote di probabile produzione reggiano-modenese. L'elemento ligneo è ricavato da un pancone dal quale sono stati tolti in alto un segmento circolare centrale (la cui corda è poco meno di tutta la lunghezza) e in basso due altri segmenti (la cui corda è poco meno della metà lunghezza). Una piattina di ferro rinforza il frontale e le estremità dei quattro staggi. La decorazione ad intaglio è costituita da racemi floreali e vegetali. Si sono conservate tracce di pigmento blu.
Notizie storico-critiche: Il frontale è una parte costituente la struttura del carro agricolo.
Il carro del contadino era essenzialmente uno strumento di lavoro come la falce fienaia e l'aratro il cui uso però non conosceva limitazioni stagionali e momenti privilegiati d'utilizzo. L'uso vario e continuo ne faceva un oggetto particolarmente importante che richiedeva il rispetto di due fondamentali esigenze: da un lato doveva essere robusto e maneggevole, dall'altro doveva essere elegante e capace di soddisfare esigenze da parata.
Le singole parti componenti il veicolo erano ricavate da assi, travicelli e blocchi di legno opportunamente stagionati, segati a misura e lavorati a pialla e scalpello fino ad ottenere incastri ed aderenze perfette.Sul davanti le quattro travi longitudinali costituenti il letto si incastrano nei fori passanti di un'asse sagomata e riccamente intagliata, denominata frontale. Spesso sulla parte alta di questa panca lignea viene inciso il nome del costruttore e talvolta del proprietario del carro.
I carri agricoli Padani sono ornati con elementi decorativi legati al sostrato culturale folklorico (maledizioni) o con figure di Santi protettori dell'attività del contadino. Queste figure rivestono una duplice funzione: da un lato sono utilizzate con funzione estetica, vale a dire per abbellire il carro secondo canoni di gusto variabili e legati all'ambiente di riferiemnto; dall'altro hanno un valore apotropaico, rivestono cioè una funzione magico-religiosa e protettiva. Tra gli elementi ricorrenti si trovano draghi, serpenti, cani, galli, Santi e Madonne.
Collocazione
San Benedetto Po (MN), Museo Civico Polironiano
Credits
Compilazione: Massari, Francesca (2013); Rebecchi, Matteo (2013)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/F1080-00471/
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