Sant'Antonio Abate

Z. P. (carradore)

Sant'Antonio Abate

Descrizione

Autore: Z. P. (carradore) (notizie sec. XIX prima metà)

Ambito culturale: ambito Italia Settentrionale, bottega falegname; Italia, Emilia-Romagna

Cronologia: 1923

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: scannello

Materia e tecnica: legno (scolpito, intagliato e dipinto); ferro (forgiato)

Misure: 100 cm x 35 cm x 10 cm (intero)

Descrizione: Scannello facente parte di un carro agricolo a quattro ruote di probabile produzione bolognese. L'elemento ligneo è ricavato da una panca avente sezione di rettangolo a cui sono stati tolti i lati minori quasi per intero con un taglio semilunato. Due aste in ferro sono state inserite nelle sezioni laterali dello scannello. La decorazione al centro presenta un bassorilievo policromo con la raffigurazione di S. Antonio Abate in abiti monacali, la mano destra è benedicente, nella mano sinistra tiene un libro (probabilmente il Vangelo, ai suoi piedi un maialino ed un fuoco ardente. Quattro gigli stilizzati completano l'ornato delle sezioni laterali.

Notizie storico-critiche: Lo scannello è una parte costituente la struttura del carro agricolo.
Il carro del contadino era essenzialmente uno strumento di lavoro come la falce fienaia e l'aratro il cui uso però non conosceva limitazioni stagionali e momenti privilegiati d'utilizzo. L'uso vario e continuo ne faceva un oggetto particolarmente importante che richiedeva il rispetto di due fondamentali esigenze: da un lato doveva essere robusto e maneggevole, dall'altro doveva essere elegante e capace di soddisfare esigenze da parata.
Le singole parti componenti il veicolo erano ricavate da assi, travicelli e blocchi di legno opportunamente stagionati, segati a misura e lavorati a pialla e scalpello fino ad ottenere incastri ed aderenze perfette.La traversa posteriore, costituita da una spessa e larga asse di legno e denominata scannello, è posta verticalmente sulla sala delle ruote, s'incastra alla forcella dell'avantreno del carrello posteriore ed è sostenuta per mezzo di due archi in ferro che poggiano sui bracci di sostegno del mulinello.
I carri agricoli Padani sono ornati con elementi decorativi legati al sostrato culturale folklorico (maledizioni) o con figure di Santi protettori dell'attività del contadino. Queste figure rivestono una duplice funzione: da un lato sono utilizzate con funzione estetica, vale a dire per abbellire il carro secondo canoni di gusto variabili e legati all'ambiente di riferiemnto; dall'altro hanno un valore apotropaico, rivestono cioè una funzione magico-religiosa e protettiva.
A differenza del carro reggiano, quello bolognese porta figurazioni religiose e in particolare: la Madonna di S. Luca, S. Antonio Abate e S. Eurosia. In particolare S. Antonio è considerato protettore degli animali domestici, tanto da essere solitamente raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella. Il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo.

Collocazione

San Benedetto Po (MN), Museo Civico Polironiano

Credits

Compilazione: Massari, Francesca (2013); Rebecchi, Matteo (2013)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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