Arco musicale con risuonatore
Africa settentrionale
Descrizione
Ambito culturale: Africa settentrionale
Cronologia: sec. XIX inizio
Categoria: attività ludico-ricreative
Tipologia: arco musicale con risuonatore
Materia e tecnica: noce di cocco (rimozione della polpa, essicatura, taglio, foratura); ferro (forgiatura); pelle (taglio, tensione, incollaggio); tela (tessitura, incollaggio)
Misure: 1.7 cm x 52.3 cm (asse); 7 cm x Ø 9 cm (calotta)
Descrizione: L'oggetto si compone di un'asse di ferro leggermente flessa e di un risuonatore "a tamburo", costituito da una noce di cocco svuotata e tagliata a metà. Il manico, in corrispondenza dell'impugnatura, è a sezione quadrata e decorato con motivi geometrici a losanga in rilievo ad intervalli regolari. Segue un elemento quadrangolare dai bordi smussati, a partire dal quale l'asse diviene a sezione circolare e attraversa la calotta di cocco; il diametro dell'asse diminuisce nella parte terminale. Sull'estremità tagliata della calotta di cocco è tesa una membrana animale con i bordi ripiegati ai lati. L'intera superficie della calotta presenta numerosi fori di circa 1 cm di diametro ciascuno e striature di pittura di colore aranciato con scopo decorativo. Tra l'elemento quadrangolare di ferro e la calotta è inoltre presente un anello metallico, e residui di tela di colorazione azzurra sono incollati all'asse di ferro.
Notizie storico-critiche: L'opera fa parte della raccolta araba "Giuseppe Acerbi" (Castel Goffredo 1773 - 1846), costituita da reperti etnografici e naturalistici selezionati dall'erudito e scienziato naturalista mantovano - nominato nel 1826 Console Generale d'Austria in Egitto - durante i suoi viaggi in Africa settentrionale, a cavallo fra gli anni Venti e Trenta del XIX secolo.
L'oggetto fa parte degli strumenti musicali cordofoni: il suono viene prodotto mediante la vibrazione di fibre vegetali, animali o metalliche, oggi mancanti, che dovevano essere fissate e tese alle due estremità del manico. I fori appositamente realizzati nella cassa di risonanza hanno la funzione di propagazione del suono. Tradizionalmente, è uno strumento musicale utilizzato dai popoli dell'Africa orientale, in particolare del basso Sudan, del nord dell'Uganda, della Repubblica Democratica del Congo, della Tanzania e del Kenya.
Collocazione
Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te
Credits
Compilazione: Benini, Monica (2017); Sangiorgi, Nausicaa (2017)
Aggiornamento: Benini, Monica (2018)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/M0330-00010/
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